18 novembre 2024 ore 15:00
L’autovelox è un sistema che consente di rilevare la velocità di un’auto e ne esistono due tipologie principali: fissi e mobili.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sugli autovelox mobili, il loro funzionamento e le norme.
Nonostante sulle strade quelli più frequenti siano gli autovelox fissi, esistono anche gli autovelox mobili.
Ma, quali sono le differenze?
-Gli autovelox fissi sono delle piccole strutture chiamate autobox, generalmente di colore arancione per i centri urbani oppure di colore grigio per le autostrade o superstrade, che si trovano sui lati della carreggiata.
Si trovano principalmente sulle strade più trafficate in modo da rendere il controllo dei passaggi totalmente automatico.
È noto che, a volte, alcuni autobox non sono attivi perché non hanno un rilevatore all’interno e il loro scopo è propriamente dissuasivo.
Invece, quelli attivi, possono essere muniti di flash e, se si supera il limite di velocità consentito, lo strumento scatterà una foto all’auto emettendo un bagliore, e l’automobilista “beccato” si accorgerà immediatamente di essere stato colto in fragrante.
Oppure, possono essere forniti di un sistema a infrarossi, che non emette alcun flash, ma che rivela comunque l’infrazione e in questo caso l’automobilista non si accorge.
È fondamentale sapere che gli autovelox fissi funzionano anche di notte.
-Gli autovelox mobili prevedono obbligatoriamente la presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine.
Di conseguenza, l’autovelox mobile può anche cambiare posizione, in concomitanza dello spostamento della volante stessa.
Il loro utilizzo è prevalentemente nelle città e nei centri urbani e un aspetto molto importante relativo a questa tipologia è il fatto che l’automobilista, in caso di multa, debba poter contestare immediatamente la sanzione e questo può avvenire solo in presenza di un agente.
In tutti i casi, sia che si tratti di autovelox fisso o mobile, la presenza di questi strumenti di rilevazione automatica della velocità deve essere segnalata tramite apposita segnaletica.
L’autovelox mobile può essere di diverse tipologie:
- il Videovelox: è posizionato sul tetto dell’auto delle Forze dell’ordine e la sua funzione è pari a quella dell’autovelox fisso ma, il video velox funziona anche in movimento.
- il Telelaser: è una pistola laser che deve essere puntata sull’auto e che funziona in due modi.
Il primo viene chiamato Effetto Doppler, cioè, quando la pistola viene puntata su un veicolo in movimento, questa emette un impulso laser che colpisce il veicolo e ci si riflette.
A questo punto il fascio rimbalza, tornando sullo strumento stesso.
Ciò che stabilisce la velocità dell’auto è il tempo di risposta del rimbalzo del fascio laser che insieme alla rilevazione automatica della distanza tra autovelox mobile e veicolo forniscono la velocità effettiva.
Il secondo metodo si chiama Telelaser TruCam. Questo strumento non fa una foto, ma realizza dei video in HD fino a 1,2 chilometri di distanza e permette di rilevare contemporaneamente anche altre eventuali infrazioni.
L’obiettivo principale degli autovelox è rilevare gli eccessi di velocità e il loro funzionamento dipende dalla tipologia di rilevatore usato dalla pattuglia.
Tutti gli apparecchi sono in grado di captare le auto che viaggiano oltre il limite di velocità consentito dal Codice della Strada e fotografano chi infrange le regole, multandoli.
A differenza degli autovelox fissi che funzionano grazie ad una fotocellula, i dispositivi mobili rilevano i dati grazie ai raggi laser e infrarossi, oltre che videocamere e fotocamere.
Quindi, se le Forze dell’Ordine stanno utilizzando il video velox, sono in grado di captare la velocità di qualsiasi mezzo confrontandola con la propria per determinare se i limiti di velocità siano stati rispettati.
Tra i vari tipi, il Telelaser trucam, è sicuramente il più potente, perché è capace di agire anche a 1 km di distanza scattando comunque un’immagine nitida dell’infrazione.
Inoltre, permette agli agenti di evidenziare anche altre eventuali trasgressioni al Codice della Strada in contemporanea all’eccesso di velocità, come ad esempio la mancanza della cintura di sicurezza o l’uso dello smartphone alla guida.
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Secondo quanto dichiarato dalla Legge, gli autovelox mobili devono essere necessariamente segnalati e utilizzati dalle Forze dell’Ordine.
Il Codice della Strada obbliga la segnalazione della presenza delle apparecchiature, anche per fronteggiare eventuali frenate brusche o di rallentamenti dell’ultimo momento molto rischiosi e pericolosi.
Oltre a ciò, i rilevatori mobili devono essere controllati dagli agenti in persona: questo perché si dà la possibilità agli automobilisti di contestare eventualmente la multa in tempo reale.
Per questo motivo, è sempre bene fare attenzione alla segnaletica stradale perché è possibile essere multati su tutte le corsie, parallele o opposte, ma è valido anche il contrario, cioè se l’autovelox mobile è installato per monitorare anche solo una parte della carreggiata.
Quindi se il segnale indica che l’autovelox è soltanto in uno dei due sensi di marcia, gli agenti possono rilevare la trasgressione solo a chi procede in quella direzione, e non a quelli sul senso di marcia opposto.
Mentre, se i cartelli vengono posizionati in entrambi i sensi di marcia, allora la multa è valida (anche per chi è in fase di sorpasso).
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