18 giugno 2024 ore 13:00
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Autovelox 2024 che prevede nuove regole per regolamentare l'utilizzo e la collocazione dei dispositivi di rilevazione della velocità.
Addio agli autovelox che compaiono a sorpresa dietro una curva o sulle strade cittadine dove il limite è inferiore ai 50 km all'ora.
Il decreto con le nuove regole autovelox era stato annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante il question time alla Camera settimana scorsa ed entrerà in vigore da inizio giugno con l'obiettivo di disciplinare in modo rigoroso l'uso e la collocazione degli autovelox.
"Basta fare cassa sulla pelle degli automobilisti" e basta multe selvagge; i rilevatori saranno installati "solo per prevenire incidenti".
ll provvedimento che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è quindi entrato in vigore, ha l’obiettivo di regolarizzare e disciplinare le modalità di collocazione e d'uso degli autovelox “soltanto dove effettivamente servono” e non “come un mezzo per aumentate le entrate comunali attraverso le multe”.
In Italia si stima che siano intorno a 11.303 in Italia i rilevatori di velocità (in base alle ultime stime del sito specializzato Scdb.info), 23 ogni 100 km, numeri da record per l’Europa.
Vediamo quali sono le principali novità introdotte e le nuove regole autovelox:
NUOVE REGOLE PER COLLOCAZIONE DEGLI AUTOVELOX
Divieto di posizionare un autovelox in quei tratti di strada con limite inferiore di 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato dal codice per quel tipo di strada.
Ad esempio: nelle strade extraurbane dove il limite è a 110 km/h non si potrà fare rilevamento automatico sotto i 90 km/h e in quelle dove il codice prevede un limite di velocità di 90 km/h, non si possono installare dispositivi di rilevamento laddove il limite scenda al di sotto dei 70 km/h.
Sulle strade urbane, non si potranno installare autovelox al di sotto dei 50 km/h.
I dispositivi già installati che non risponderanno alle nuove regole del Decreto Autovelox dovranno essere rimossi o resi inattivi.
Inoltre, sono previste distanze minime tra un dispositivo e l’altro (diverse in base al tipo di strada) per evitarne la proliferazione.
La distanza che deve intercorrere tra due rilevatori di velocità in base al tipo di strada è di: 4 km su autostrade - 3 km su strade extraurbane principali - 1 km su strade extraurbane secondarie, locali e itinerari ciclopedonali - 1 km su strade urbane di scorrimento -500 m su strade urbane di quartiere e urbane locali.
Per le postazioni fisse la distanza è di 500 m in ambito urbano e nelle zone di confine con l’ambito extraurbano.
L'utilizzo di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento è consentito solo se c'è la contestazione immediata, altrimenti dovranno essere scelte postazioni fisse o mobili, debitamente visibili.
NUOVE REGOLE PER LA SEGNALAZIONE DEGLI AUTOVELOX
Al di fuori dei centri urbani, sulle strade extraurbane, gli autovelox dovranno essere segnalati almeno 1 chilometro prima dal cartello stradale che indica il limite di velocità e l’autovelox stesso, nelle strade urbane a scorrimento invece 200 metri e 75 metri sulle altre strade.
Saranno i prefetti a determinare la collocazione dei dispositivi di rilevazione della velocità, che potranno essere posizionati solo in aree con un alto tasso di incidentalità, dov’è documentata l’impossibilità o la difficoltà della contestazione immediata per le condizioni strutturali della strada.
Nei centri abitati rimarrà l’obbligo di segnalazione minima del misuratore elettronico e l'autovelox potrà essere posizionato solo se viene documentata l’impossibilità per gli agenti, in uno specifico tratto, di fermare sul posto i mezzi.
Ciò significa che se l’amministrazione locale intende far rispettare il limite di legge di 30 km/h davanti a scuole, asili o ospedali, dovrà mandare fisicamente la pattuglia con gli agenti sul luogo.
NUOVE REGOLE PER L'OMOLOGAZIONE DEGLI AUTOVELOX
Ogni postazione autovelox dovrà essere confermata ed autorizzata dai prefetti di ogni singolo capoluogo di provincia.
I sindaci dei diversi Comuni avranno 12 mesi di tempo per adeguare i dispositivi di rilevamento della velocità già installati.
Rimane però un vuoto normativo sulle modalità di svolgimento dell'omologazione degli autovelox già esistenti e si ipotizza, che Salvini abbia intenzione di colmare proprio con il nuovo Codice della Strada, e fino al momento in cui non verrà risolto, una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che le multe emesse tramite dispositivi meramente approvati, e non omologati, sono nulle.
Le nuove regole Autovelox entreranno in vigore da subito, ma è comunque previsto un periodo transitorio di 12 mesi per consentire ai sindaci di adeguare i dispositivi già installati, decorso il termine, saranno disinstallati sino all'adeguamento alle disposizioni del decreto.
Affinché il cittadino non sia “ingiustamente vessato” dall’uso dei dispositivi, il nuovo Decreto Autovelox stabilisce anche i casi in cui si può ricorrere alla contestazione immediata.
Infatti, sarà possibile fare ricorso a dispositivi che si trovano a bordo di un veicolo in movimento senza contestazione immediata solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili.
In generale, però, gli autovelox a bordo delle auto delle forze dell’ordine dovranno essere adeguatamente riconoscibili.
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