

30 luglio 2025 ore 11:00
Sono diventate ufficialmente legge le nuove regole del Codice della Strada che prevedono l’utilizzo dell’alcolock, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo firmato già lo scorso 3 luglio dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, il vicepremier Matteo Salvini.
L'alcolock è un dispositivo che impedisce l’accensione dell’auto se il conducente ha un tasso alcolemico superiore al consentito.
In questa guida scoprirai tutto quello che c'è da sapere su questo dispositvo: cos’è, come funziona, gli obblighi per i recidivi, le sanzioni e quanto costa.
L’alcolock è un sistema che impedisce l'avvio del veicolo se il guidatore dopo aver effettuato il test, ha un tasso alcolemico superiore al consentito.
Questo dispositivo elettronico di sicurezza è installato a bordo del veicolo ed è collegato al sistema di accensione.
Come funziona l'alcolock?
Il funzionamento dell'alcolock è simile a quello di un etilometro. Il motore dell'auto si accende solo se il test dell'alito dà esito completamente negativo.Prima di avviare l’auto, il conducente deve soffiare in un apposito boccaglio e se il dispositivo rileva un tasso alcolemico superiore alla soglia, l'auto non parte.
L'installazione dell'alcolock è obbligatoria per i recidivi, cioè chi è già stato sorpreso con un tasso superiore a 0,8 g/l.
Tutti i conducenti condannati per guida in stato d'ebbrezza a installare sulla propria auto un dispositivo (EN 50436, marchio CE) che impedisca l'avviamento del motore nel caso in cui il tasso alcolemico del guidatore sia superiore a zero.
I recidivi dovranno tenere l'alcolock in auto per:
- 2 anni se il tasso alcolemico, sulla base del quale è stato condannato, era compreso tra 0,8 e 1,5 g/l (dopo sospensione patente da 6 mesi a 1 anno).
- 3 anni se superiore a 1,5 g/l (dopo sospensione patente da 1 a 2 anni).
Il dispositivo è anche in grado di memorizzare data, ora e risultati dei test, ed è progettato per evitare manomissioni o "trucchi", come far soffiare un’altra persona.
Il decreto stabilisce che l’Alcolock può essere montato su diverse categorie di veicoli adibiti ad ogni tipologia di trasporto (persone o merci).
Chi si trova in questa condizione ed è proprietario di più di un veicolo dovrà installare l’alcolock su ogni mezzo a sua disposizione, compresi eventualmente autobus e autocarri, adibiti dunque sia al trasporto di persone che al trasporto di merci. Nello specifico, la legge parla di veicoli di categorie internazionali M1,M2,M3,N1,N2 e N3.
Il dispositivo può essere installato solo da officine autorizzate, che devono applicare un sigillo anti-manomissione e rilasciare una dichiarazione originale di installazione e il certificato di taratura, documenti da presentare in caso di controlli.
Non è necessario aggiornare la carta di circolazione.
L’elenco degli installatori autorizzati e dei modelli compatibili con ogni tipo di alcolock sarà pubblicato dal Mit sul www.ilportaledellautomobilista.it.
Se si viene fermati per strada dalle forze dell’ordine, sarà necessario mostrare la dichiarazione di installazione originale dell'alcolock, così come il certificato di taratura.
Chi non rispetta le prescrizioni legate all’uso dell’alcolock rischia:
- multe da 158 a 638 euro,
- sospensione della patente da 1 a 6 mesi,
- sanzioni raddoppiate se il dispositivo è stato alterato, manomesso o rimosso dal veicolo.
Se il conducente che non ha provveduto all’installazione viene anche sorpreso in stato di ebbrezza alla guida, tutte le sanzioni saranno aumentate di un terzo.
Il costo stimato di un dispositivo alcolock si aggira tra i 1.5000 e i 2.000 euro per veicolo, comprensivi di installazione, senza considerare la manutenzione ed i vari controlli periodici. Tuttavia, il prezzo può variare in base al tipo di veicolo e alla tecnologia del dispositivo. Alcune auto particolarmente vecchie (oltre i 19 anni, secondo Federcarrozzieri) potrebbero non essere compatibili con l’installazione del dispositivo.
I costi dell’installazione sono a carico del conducente.
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