07 marzo 2023 ore 12:30
In inverno, quando le temperature sono gelide, il rischio di congelamento del gasolio è elevato.
Infatti, il gasolio a basse temperature può diventare talmente solido da intasare i condotti di iniezione e alimentazione, causando gravi anomalie in caso di avviamento dell'auto.
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Al contrario della benzina, che congela solo a temperature inferiori a - 48°C, il gasolio è il carburante più a rischio di congelamento perché contiene paraffina che tende a solidificarsi ed a ghiacciare più facilmente a basse temperature.
Il gasolio "classico", infatti, tende a solidificarsi a temperature inferiori a 2°C.
Per questo motivo esistono tre tipologie di gasolio in commercio che vengono distribuite in base alle temperature esterne.
Il gasolio erogato dai distributori dall'1 novembre al 31 marzo è definito gasolio invernale, in grado di resistere fino a -12°C (temperatura interna al serbatoio e non ambientale).
Nelle zone montuose con temperature medie molto rigide viene distribuito il gasolio alpino (o artico) in grado di resistere allo stato liquido fino a - 20°C.
Da aprile fino al 31 ottobre, invece, viene erogato il gasolio estivo in grado di resistere liquido fino a - 2°C.
Nonostante il gasolio, come già specificato, sia in grado di resistere fino a 12° C sotto zero nei mesi invernali, se l'auto dovesse rimanere esposta per troppe ore a temperature rigide, il rischio che il gasolio congeli è concreto.
Per limitare questo rischio, esistono in commercio degli specifici additivi antigelo per gasolio: con meno di 10 euro è possibile trattare all'incirca 50 litri di carburante.
Il consiglio è comunque quello di rifornirsi di gasolio artico quando si raggiunge un luogo di montagna o comunque una località dove l'auto verrà parcheggiata all'esterno per diverse ore, soprattutto in una zona non coperta.
Il consiglio, in questo caso, è di circolare per 10 minuti circa per mescolare il classico gasolio con quello alpino.
Il gasolio artico protegge il motore soprattutto durante le partenze a freddo e consente un avviamento più rapido e una marcia più fluida anche a temperature molto basse.
Se avete lasciato l'auto per molte ore al freddo e il motore non si avvia all'accensione, la causa potrebbe essere proprio il gasolio congelato.
Nel filtro potrebbe essersi creato un intasamento, il gasolio "normale" potrebbe essere diventato troppo viscoso e non riuscire a circolare nell'impianto di alimentazione.
Per rimediare al problema, è necessario cercare di scaldare il filtro in modo da fluidificare il gasolio: potete aiutarvi con dell'acqua calda oppure, se il filtro della vostra auto può essere smontato, potrete tentare di scaldarlo posizionandolo in un ambiente più caldo.
Il consiglio, comunque, è di non insistere con metodi aggressivi per scaldare il filtro.
Le moderne auto diesel hanno un impianto di preriscaldamento del gasolio integrato al contenitore del filtro diesel proprio per migliorare l'accensione a freddo.
Se il motore si avvia, è comunque consigliabile aggiungere subito un additivo anticongelante per diesel o fare il pieno di gasolio alpino.
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