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Cos'è il FAP auto e come funziona?

Tutti i dettagli del Filtro Antiparticolato

Il FAP, o filtro antiparticolato, è un dispositivo che serve a ridurre le emissioni di particolato o polveri sottili (note come PM10), prodotte dalla combustione del gasolio e altamente inquinanti, presente su tutte le auto Euro 4 e successive.

La sua composizione è metallica, in carburo di silicio, e presenta una maglia molto fitta composta da piccole celle che hanno la funzione di intrappolare il particolato.

Più nel dettaglio, i gas di scarico passano attraverso il filtro antiparticolato dove rimangono “intrappolate” le micro particelle che verranno bruciate ad una temperatura di circa 400 °C.

Appena raggiunto il giusto quantitativo, vengono scaricate a terra evitando così che vengano disperse nell’aria e nell'ambiente.

A seconda dell’utilizzo e del modello di auto che si possiede, il filtro raggiunge un determinato livello di saturazione: in quel momento un iniettore speciale rilascia del gasolio nel circuito per facilitare la combustione, il regime del minimo del motore si alza e le particelle PM10 bruciano. Si innesca quindi un processo di pulizia automatica detta rigenerazione.

          

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Dove si trova il filtro antiparticolato?

È possibile trovare il filtro antiparticolato nella parte inferiore dei collettori di scarico.

Alcune case automobilistiche installano questo dispositivo più lontano dal motore, spostandolo verso i tubi di scappamento, altre ancora preferiscono montarlo in una posizione più vicina al propulsore, per sfruttare il calore dei fumi e bruciare meglio le particelle.

            

Manutenzione e pulizia del FAP

Il filtro antiparticolato fa la rigenerazione in modo automatico e, nella maggior parte dei casi, non ci si accorge quando questa è in atto perché oltre a durare pochi minuti è silenziosa.

Se l’auto viene usata spesso ma per percorsi brevi, il rischio è che il processo inizi ma non arrivi mai a compiersi del tutto. In questi casi, dopo un numero di tentativi, si accende la spia che avverte l’automobilista di non arrestare l’auto fino al completamento dell’operazione.

Se la spia rimane accesa, bisogna recarsi al più presto in officina per una pulizia forzata o per la sostituzione del filtro, sarà il personale specializzato a sapere come è meglio procedere.

   

Ogni quanto va cambiato il FAP?

La sostituzione del FAP va eseguita tra i 130.000 km e i 200.000 km, seguendo le specifiche indicazioni riportate sul libretto d’uso e manutenzione del modello dell’auto.

   

Quanto costa la manutenzione del FAP?

Come per la sostituzione del FAP, anche la pulizia e la manutenzione possono variare a seconda della tipologia e del modello di auto.

Per quanto riguarda la pulizia, un kit fai da te costa poche decine di euro, mentre in caso di pulizia forzata in officina si può arrivare fino a 500 euro.

Per la sostituzione del FAP, la spesa è maggiore e può arrivare anche a 5.000 euro a seconda del tipo di veicolo.

    

FAP e DPF sono la stessa cosa?

FAP e DPF sono due tipologie di filtro antiparticolato che si differenziano esclusivamente per le modalità di funzionamento:

- Il FAP funziona grazie alla cerina, una sostanza che facilita il raggruppamento delle sostanze di scarto ed ha il compito di ridurre le temperature di combustione (si trova prevalentemente su modelli del gruppo Peugeot-Citroën);

- Il DPF non prevede l’utilizzo di additivi ed è possibile trovarlo su diversi modelli di auto (lavora a temperature molto più alte rispetto al Fap perché non si avvale dell’additivo).

                         

Le auto a benzina hanno il FAP?

Anche le auto a benzina hanno il loro filtro antiparticolato. Più precisamente, non si chiama filtro antiparticolato ma Gasoline Particulate Filter (GPF)

La funzione è la medesima ovvero ridurre le emissioni nocive. Tuttavia, il GPF e il FAP presentano alcune differenze tra cui la modalità di combustione del carburante

Nelle auto diesel, l'alimentazione avviene a iniezione diretta: il carburante viene iniettato direttamente nella camera di combustione, migliorando l'efficienza e riducendo i consumi.

Tuttavia, questo sistema fa produrre una maggior quantità di polveri sottili prodotte dalla combustione. Ecco quindi che viene d'aiuto il FAP che cattura le polveri prima che escano dallo scarico, eliminandole.

Per quanto riguarda invece le auto a benzina, anche quest'ultime hanno adottato il modello dell'iniezione diretta per abbassare i consumi. Tuttavia, anche in questo caso, si è creato lo stesso problema: l'aumento delle polveri sottili.

I produttori dunque hanno deciso di introdurre una tecnologia simile al FAP ma per le auto a benzina: il GPF.

La normativa Euro 6c ha introdotto l'obbligo del filtro per tutte le auto a iniezione diretta, indipendentemente dal tipo di alimentazione per ridurre il problema che dipende dal tipo di carburazione e non dal tipo di carburante usato.

            

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