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Accise benzina: cosa sono e cosa finanziano?

Accise benzina: quali sono e perchè le paghiamo in Italia?

Le accise sulla benzina rappresentano una parte significativa del prezzo del carburante: è la tassa imposta dallo Stato finalizzata a finanziare le spese pubbliche.

Ogni volta che si registra un aumento dei prezzi dei carburanti alla pompa o quando c'è il cambio di un governo, il taglio delle accise diventa motivo di dibattito e sono sempre più le persone che si stanno domandando quanto influiscono le accise sul prezzo al litro di benzina e altri carburanti e perchè non vengono mai tolte.

In questo articolo, ti faremo scoprire cosa sono le accise e perché le paghiamo. 

                          

Cosa sono le accise?

Si definiscono accise le imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo. Le più diffuse sono quelle che gravano sul prezzo dei carburanti di quasi tutti i Paesi del mondo in diversa misura, soprattutto nei Paesi non produttori.

Le accise sui carburanti in Italia sono state introdotte a partire dagli anni '30 del secolo scorso per fronteggiare emergenze dovute a disastri naturali o eventi militari. 

Vengono applicate al momento dell'acquisto del carburante e incidono per oltre la metà sul prezzo finale. Secondo l'ultima rilevazione effettuata dal MISE, le accise hanno un peso di quasi il 40% sul prezzo finale di benzinadiesel (meno sul Gpl).

Ma non finisce qui: al valore del prodotto + accisa va aggiunta anche l'IVA al 22% e il carico sale al 55%.

Tuttavia, le accise rappresentano solo un fattore che influisce sul costo del carburante su tre: il costo dell'industria (costo di produzione, distribuzione e guadagno dell’azienda), e l'IVA (un’imposta applicata su un’imposta, calcolate in percentuale del prezzo di vendita).

Importante specificare che l'accisa è un importo fisso e insensibile alle variazioni di prezzo: se il costo del petrolio dovesse scendere, il prezzo dei carburanti non scenderebbe nella stessa misura. 

Attualmente sono 19 le accise applicate al prezzo dei carburanti, la cui somma ammonta a circa 0,40 €/L a cui va aggiunta l'imposta sulla fabbricazione dei carburanti, che fa impennare l'importo finale dell'accisa a 0,73 €/L per la benzina e 0,62 €/L per il diesel.

L'elenco delle accise è puramente indicativo: infatti, dal 1995 l'imposta sul carburante è stata definita in modo unitario e il gettito non va a finanziare le casse dello Stato in attività specifiche, ma nel loro complesso.

Si tratta di adeguamenti che avrebbero dovuto essere temporanei per finanziare esigenze eccezionali, ma che nella realtà non sono mai stati completamente aboliti.

                    

Rilevazione dele 18.09.2023

Media dei prezzi dal 11.09.2023 a 17.09.2023

                                           

Accise benzina: perché le paghiamo?

Il soggetto a cui il Fisco chiede il pagamento delle accise è il produttore o l'importatore, quindi poche grandi imprese.

Perchè dunque le accise le paghiamo noi? Il motivo è molto semplice: le società produttrici o di distribuzione includono la tassa nel prezzo applicato al consumatore finale, esercitando quindi la rivalsa e riaddebitando di fatto l'importo al consumatore finale.

Quando le imprese dovranno pagare l'imposta allo Stato, questa sarà già stata incassata dalla vendita del prodotto, quindi verrà pagata con i soldi dei consumatori.

 

Quali sono le accise sulla benzina? La tabella 

Furono introdotte la prima volta nel 1936 per sostenere le spese belliche e più in particolare la guerra d'Etiopia, ad oggi lo scopo originario per cui sono state introdotte è venuto a mancare, ma con la Legge di Stabilità 2013 sono diventate strutturali e sono state unificate in una unica somma unitaria, che finanzia le casse dello Stato nel complesso tramite una sola aliquota.

Se il governo precedente aveva stabilito l'applicazione di uno sconto sulle accise sui carburanti, durante la guerra in Ucraina, la sua riduzione è stata di natura temporanea perchè il governo Meloni ha deciso di non finanziare lo sconto a partire da inizio 2023 e continuare ad applicare le accise stesse.

Nel corso degli anni sono 19 le accise introdotte, andiamo ora ad elencare quelle che paghiamo attualmente, o abbiamo pagato, sui carburanti secondo la tipologia e l'importo dell'accisa:

- Guerra d’Etiopia 1935-1936: 1,90 Lire (0,000981 €);

- Crisi di Suez 1956: 14 lire (0,00723 €);

- Ricostruzione post disastro Vajont 1963: 10 lire (0,00516 €);

- Ricostruzione post alluvione Firenze: 10 lire (0,00516 €);

- Ricostruzione dopo terremoto Belice 1968: 10 lire (0,00516 €);

- Ricostruzione post terremoto Friuli 1976: 99 lire (0,0511 €); 

- Ricostruzione post terremoto Irpinia 1980: 75 lire (0,0387 €);

- Missione ONU guerra del Libano 1982: 205 lire (0,106 €);

- Missione ONU guerra in Bosnia 1995: 22 lire (0,0114 €); 

- Rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004: 0,02 €; 

- Acquisto autobus ecologici 2005: 0,0005 €; 

- Emergenza terremoto in Abruzzo 2009: 0,0051 €; 

- Finanziamento Cultura 2011: 0,0071 - 0,0055 €; 

- Gestione immigrati dopo crisi libica 2011: 0,04 €; 

- Emergenza alluvione Liguria e Toscana 2011: 0,0089 €; 

- Decreto Salva Italia 2011: 0,082 € benzina, 0,113 € diesel; 

- Emergenza terremoti Emilia 2012: 0,024 €; 

- Finanziamento Bonus Gestori e riduzione tasse terremotati Abruzzo: 0,005 €; 

- Spese Decreto Fare “Nuova Sabatini” 2014: 0,0024 €.

               

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