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Codici e sigle pneumatici: come leggerli?

Ecco una guida completa di codici e sigle degli pneumatici

La lettura degli pneumatici può risultare ostica e di difficile lettura per la maggior parte delle persone. Tuttavia, leggere sigle e codici è più veloce e facile di quello che sembra.

Le considerazioni principali da tenere a mente sono la tipologia, l’utilizzo e la frequenza d’uso dello pneumatico.

Prima di scoprire i codici e le sigle degli pneumatici, vediamo quali sono le principali tipologie di pneumatici.

           

PNEUMATICI e battistrada AUTO: TIPOLOGIE

Cominciamo con l’esaminare le diverse tipologie di pneumatico:

- CON CAMERA D'ARIA (tube tipe). Questa tipologia racchiude l’aria compressa per ottenere un effetto di adattamento e sospensione del veicolo dal terreno, la cui copertura è costituita da gomma e tele di fibra o di metallo;

       
- SENZA CAMERA D'ARIA (tubeless). In questo caso la copertura in gomma e tele di fibra o di metallo funge da camera d’aria. È fatta in modo da trasmettere e ricevere gli attriti che si generano col movimento;

     
- NON-PNEUMATIC TIRES (NPT). Sono gli pneumatici che non richiedono aria e si dividono in:

Pieni: riempiti di plastica o auto-sostenuti perché dotati di una struttura piena. Tuttavia, tali pneumatici vengono principalmente utilizzati per le macchine operatrici;
Autoportanti: pieni ma provvisti di particolari fori che ne conferiscono maggiore flessibilità e assorbimento. Sono utilizzati da alcuni mezzi d’opera al posto di quelli pieni;
Tweel: la copertura in gomma unita ai raggi di poliuretano flessibile che agganciano il battistrada al mozzo rendono futile la presenza dell’aria. La NASA ha utilizato questa tipologia alle ruote del Rover Lunare.

Il battistrada invece si differenzia principalmente in base all'utilizzo, al disegno e alle scanalature.

Per quanto riguarda il disegno del battistrada, quest'ultimo può essere simmetrico o asimmetrico.

Nel disegno simmetrico, lo stesso intaglio percorre l’intero battistrada o è speculare tra la metà interna ed esterna (obbligatorio per le moto). 

Nel disegno asimmetrico, invece, la parte interna ha un disegno di intagli diverso dalla parte esterna così che una permette il miglior drenaggio dell’acqua e l’altra una miglior reazione alle curve veloci.

Le scanalature vanno considerate in funzione del loro numero e profondità: maggiori e più profonde saranno, più sarà drenante il battistrada. I due esempi estremi sono gli pneumatici da Cross e da Motomondiale, dove nel primo caso gli intagli creano dei tacchetti mentre nel secondo sono inesistenti (chiamati slick).

La sigla TWI (Tread Wear Indicator) indica la tolleranza d’usura imposta dal costruttore; prima di cambiare pneumatico è quindi consigliabile procedere con questa verifica.

         

Codici e sigle degli pneumatici

A seconda del paese o del continente, lo pneumatico deve seguire determinate leggi di omologazione e riportare la dicitura della stessa sopra di esso.

I maggiori produttori lavorano in ambito internazionale quindi possono essere riportate più diciture sullo stesso pneumatico. 

Quelle principali sono:

- DOT (Department of Transportation): omologazione americana con annessa data di produzione, composta da 4 cifre. Le prime due indicano la settimana, le altre due l’anno;
- ECE-ONU/UE e Direttiva 92/23/CEE: sono le omologazioni europee;
- E1: è l’omologazione e il Paese che l’ha rilasciata.

  
Le caratteristiche d’uso e i trattamenti particolari sono segnalati da sigle aggiuntive:

     
- MST (Multi Service Tyre): indica l’impiego misto strada e fuoristrada;
- NHS (Not for Highway Service): indica l’uso esclusivo per le competizioni, escludendo l’uso stradale;
- P (Passenger car): indica l’uso esclusivo per autovetture;
- RETREAD o 108 R: indica gli pneumatici ricostruiti dove viene cancellato il marchio di omologazione originale;
- SNOWFLAKE: il simbolo della montagna con all’interno un fiocco di neve identifica gli pneumatici invernali secondo gli standard americani. A partire dal primo novembre 2012, ogni pneumatico messo sul mercato deve presentare un’etichetta che riporta 3 parametri misurati e valutati: consumi, aderenza su bagnato e rumore esterno da rotolamento.

Viene da sé che più i valori sono alti più aumenta la qualità e, di conseguenza, anche il prezzo.

          

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